
Questa è la versione aggiornata, a Luglio 2021: devo aggiornare l' articolo, dato che una mia (facile) previsione si è avverata.
L' articolo, in prima stesura, è stato scritto qualche mese fa, prima dell' avvento di Mario Draghi alla guida del governo italiano (in corsivo la vecchia versione):
Magari anche un governo tecnico, con alla guida qualche alto esponente della BCE, con il compito di “commissariare” l’ Italia, ed a prendere all’ occorrenza decisioni impopolari, che nessun politico prenderebbe?
Attualmente l' Italia è governata da un banchiere: Mario Draghi non è un politico, è stato uno dei maggiori banchieri di Goldman Sachs, ha avuto importanti incarichi nelle strutture finanziarie europee.
Vedremo più sotto quali potrebbero essere le conseguenze.
I CONTENUTI
Da sempre ci preoccupiamo che il nostro portafoglio sia sicuro ed equilibrato:
i contenuti sono importanti, perché investire bene i nostri risparmi è fondamentale.
Ad esempio, in un periodo decisamente particolare come quello attuale, il nostro portafoglio deve avere contenuti mirati, equilibrati e scelti accuratamente.
Ci sono rischi, ma ci sono anche opportunità; si veda l’ articolo
“I nostri risparmi ed il Coronavirus: rischi ed opportunità”:
https://paolo-oliveri.blogspot.com/2020/04/i-nostri-risparmi-ed-il-coronavirus.html
in cui si parla di come proteggere i propri risparmi e di come farli rendere anche in periodi di grande incertezza.
I CONTENITORI
Ma questo può non bastare: è necessario chiedersi dove sono i nostri soldi e come sono protetti, cioè
ci si deve occupare anche del contenitore.
Il contenitore è giocoforza un conto, con un portafoglio titoli; possiamo usare brokers e piattaforme online o meno, ma in ogni caso il contenitore è sempre una banca depositaria.
Eccoci ai punti cruciali:
la nostra banca depositaria è sicura?
E’ efficiente?
In altre parole:
Il nostro portafoglio è protetto da un buon contenitore?
Per rispondere a questo interrogativo, esaminiamo dapprima le condizioni del sistema bancario italiano.
Purtroppo c’ è poco da stare allegri, dato che molte banche hanno subito vicissitudini che spesso le hanno portate al fallimento, e anche interventi che hanno danneggiato correntisti, obbligazionisti ed azionisti privati, che spesso, troppo spesso, hanno perso i loro risparmi.
Qui potette trovare un desolante elenco di banche fallite, aiutate dallo stato (con i soldi dei contribuenti) oppure “salvate” coinvolgendo i soldi dei risparmiatori.
https://finanza.economia-italia.com/banche-fallite-in-italia-o-aiutate-dallo-stato
Dallo scandalo della Banca Romana a fine ottocento fino alla Banca Popolare di Bari, sono decine le banche che sono “andate a bagno”, vittime di cattiva gestione, enormi quantità di crediti inesigibili (NPL, non performing loans), “gestioni personali” troppo vicine ai potentati di turno.
Spesso (fino ad ora) lo stato italiano è intervenuto, seppure senza evitare importanti perdite a danno dei risparmiatori.
Talvolta lo stato è diventato azionista della banca (Monte Paschi di Siena), oppure ha versato miliardi (soldi dei contribuenti) come per Carige; spesso ci sono state fusioni ed acquisizioni, con azioni (spesso quotate in Borsa ed anche nei portafogli degli investitori) che hanno visto il loro valore ridursi a cifre irrisorie, per essere poi acquisite a valori “simbolici” da altre banche.
Talvolta ci sono stati “bail out”, cioè lo stato è intervenuto utilizzando, ad esempio, i soldi del Fondo Interbancario di tutela dei depositi.
Ma questo non accadrà più, perché dal 2016 il “bail out” è stato sostituito per legge dal “bail in”, per cui anche i correntisti della banca ad essere chiamati a ripianare i debiti della loro banca.
Ho descritto in dettaglio il meccanismo del BAIL IN, nell’ articolo di Milano Finanza- Italia Oggi, di cui vi posto i link.