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Coronavirus e nuove tasse




L’ Europa sta concedendo all’ Italia di allentare i vincoli di bilancio, per cui l’ Italia potrà indebitarsi ancora di più, e più velocemente.


Saranno quindi disponibili soldi per tamponare la crisi legata al Cornavirus, soldi che però in realtà non ci sono: sono solo ulteriori debiti che l' Italia contrarrà.


L’ Europa vigilerà al fine che queste risorse non siano usate per altri scopi (ad esempio per salvare banche decotte), per cui i soldi che i risparmiatori hanno in banca saranno maggiormente in pericolo, perché saranno chiamati forzosamente al tentativo di salvataggio della banca in condizioni di pre-fallimento, tramite il BAIL IN).


Si veda in merito al BAIL IN quanto ho a suo tempo pubblicato su Italia Oggi – Milano Finanza nel 2015 (da allora le garanzie, già all’ epoca insufficienti, sono ulteriormente diminuite):




La Germania, che di fatto comanda l’ “Europa Unita”, vorrebbe adottare per l’Italia il trattamento a suo tempo adottato per la Grecia:


- svalutazione interna (si veda anche, più avanti, l’ ipotesi di deprezzamento dei BTP)


- trasferimento massiccio di ricchezza privata (i risparmi e i soldi nei conti correnti degli italiani) verso le casse dello stato, mediante ulteriori tasse


- ristrutturazione del debito pubblico


- potremmo avere anche BAIL IN molto più probabili che in passato: se per via della ristrutturazione falliranno le banche, allora i correntisti delle banche in fallimento ci rimetteranno i propri soldi, come sopra descritto (e lo stato non interverrà, dato che non gli verrà più consentito dalla UE).


Ricordiamoci anche che gli obbligazionisti, coloro che hanno sottoscritto BTP, Buoni del Tesoro Poliennali, hanno sottoscritto un contatto con lo Stato Sovrano: se il Sovrano dovesse decidere (ad esempio) di dimezzare il loro valore, lo potrebbe fare, legalmente.

Se lo facesse un emittente privato, allora si chiamerebbe appropriazione indebita, viceversa se il Sovrano decide così, è per “salvare l’ Italia”, cioè se stesso.

E “chissà come mai”, quando l’ Italia è in difficoltà, lo spread (cioè la differenza di rendimento fra le obbligazioni italiane e quelle tedesche) aumenta:


perché l’ aumento di rendimento delle obbligazioni italiane è un premio per chi affronta il rischio di averle in portafoglio.


Un BTP decennale? Chi potrà mai sapere in che condizioni sarà l’ Italia nel 2030?


Per forza, che rende di più di un Bund tedesco.


Probabilmente la “soluzione greca” auspicata dagli oltranzisti tedeschi non verrà applicata completamente, perché ridurrebbe totalmente in miseria un Paese di 60 milioni di abitanti (che sono anche consumatori e contribuenti);


ciò danneggerebbe anche la Germania ed i conti complessivi della UE, oltre che il suo peso politico in ambito internazionale, dopo che la UE ha già perso la Gran Bretagna.


Ma comunque ci saranno provvedimenti dolorosi:

ricordiamoci anche che Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, tedesca, era in precedenza Ministro della Difesa del governo Merkel.

E’ laureata in medicina: aspettiamoci cure molto pesanti.


In merito alla posizione della Germania e quindi della UE vi rimando all’ articolo:

“Coronavirus: nessuna solidarietà nella cosiddetta Europa Unita” http://paolo-oliveri.blogspot.com/2020/03/coronavirus-nessuna-solidarieta-nella.html


Torniamo al problema tasse in Italia:

da una parte abbiamo un Paese con un enorme debito pubblico, destinato a peggiorare rapidamente per via di quanto abbiamo scritto sopra;


dall’ altra parte abbiamo decine di milioni di italiani che – mediamente – hanno una quantità di risparmi ben superiore a quella di moltissimi altri stati.


Cosa succederà?


Succederà che l’ Europa, dopo aver allentato temporaneamente i vincoli di bilancio, quando il peggio della crisi sarà alle spalle pretenderà che l’ Italia torni su una strada un po' più virtuosa e che la smetta di aumentare sempre più velocemente il suo debito pubblico.


E da sempre l’ unico modo per migliorare i disastrati conti del Belpaese è stato quello di aumentare le tasse, oppure di crearne di nuove, sapendo che gli italiani qualche soldo da parte ce l’ hanno, per cui possono (e devono!) pagare.

In sintesi:


dapprima il governo (quale che sia) proclamerà di aver trovato soldi per aiutare chi è in difficoltà per via del Coronavirus (omettendo che è per via del fatto che l’ Europa ha concesso all’ Italia di indebitarsi ancora di più).


Poi, quando l’ Europa “passerà alla cassa” richiedendo che l’ Italia smetta di peggiorare, i nostri politici potranno addossare la colpa all’ Europa (e alla Germania, che la comanda), che obbliga l’ Italia a trovare soldi, cioè ad aumentare le tasse.

Una tassa patrimoniale?


Una tassa di solidarietà?


Una Corona Tax?


Anche un aumento dell’ IVA o delle aliquote della attuale tassazione sono ipotesi non troppo improbabili.


Non sappiamo cosa ci aspetta, come forma di prelievo supplementare, ma sappiamo che ci dovrà essere.


Quindi: chi in Italia rischia di perdere soldi?


- I cittadini, in quanto contribuenti


- Gli azionisti, anche i piccoli azionisti.


- I correntisti, cioè chi ha un conto in banca


- Gli obbligazionisti, cioè coloro che hanno in portafoglio obbligazioni “sovrane” (oltre a obbligazioni che potrebbero passare al rango di Junk Bonds, cioè spazzatura, per via del peggioramento delle condizioni economiche degli emittenti e di conseguenza del rating del loro debito).


Oltre a preoccuparci, cosa ci possiamo fare?


Possiamo cercare di proteggere per tempo i nostri risparmi.


Come?

Può non essere facile, bisogna affidarsi a professionisti seri, preparati e non collusi con il sistema bancario e politico italiano.


Vi ho incuriosito a sufficienza?


Potremo approfondire insieme l’ argomento, per cercare di proteggere i vostri risparmi anche in questi tempi di carestia.


Paolo Oliveri CEO Rodnik SA www.rodnikfinancial.ch


p.oliveri@rodnikfinancial.ch

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