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NULLA SARA’ MAI PIU’ COME PRIMA: PROTEGGIAMOCI, SUBITO!

L’ Anno Domini 2022 sarà ricordato a lungo, nella Storia dell’Umanità.

L’Anno del totale cambiamento.


La ”Tempesta Perfetta”, quella determinata da una serie di concause:

inflazione, recessione, carestie e rivolte, pandemie, guerre, tensioni nazionalistiche, corsa al riarmo ed all’isolamento, nuovi equilibri geopolitici globali, deglobalizzazione, ritorno al nucleare.



L’elenco è ancora lungo, ma soprattutto gran parte di questi “flagelli” debbono ancora iniziare, e lo faranno molto presto.

La parola “Autunno”, in inglese, non si traduce solamente con il romantico “Autumn”, ma anche con il ben più minaccioso termine “FALL”.

FALL, caduta. Cadono le foglie, e le foglie siamo NOI.

Noi, appartenenti alla cultura e tradizione occidentale, noi che crediamo che davvero il mondo possa ancora “appartenere” all’ occidente, che crediamo che l’ oceano più importante sia quello Atlantico…

Questo vecchio mondo sta cadendo, già adesso: l’autunno è alle porte e porterà ad un rigido e lungo inverno.


Smetto per un attimo i panni dei tanti che da sempre profetizzano “mille e non più mille”; non intendo appesantire più di tanto (anche se non è per nulla facile) questo mio articolo.

Per cui passo dal “macro” al “micro”:

quando ci sono tanti problemi all’ orizzonte, è più utile ed efficiente concentrarsi dapprima su quelli più ”piccoli”, quelli che riguardano direttamente la nostra sopravvivenza, la nostra qualità di vita, quella qualità che può consentire a noi ed alle nostre famiglie di continuare a vivere “come prima”.

La parola chiave è quindi: PROTEZIONE.

Non sarà facile, non sarà alla portata di tutti, ma chi ha fino ad ora un tenore di vita accettabile, se si muove SUBITO, lo può mantenere anche in futuro.


E’ ovvio che, dato che il mondo sta cambiando ORA , e cambia totalmente, anche la nostra mentalità ed i nostri comportamenti devono cambiare:

SUBITO, NON C’E’ PIU’ TEMPO DA PERDERE.


Un vocabolo elegante, che però nasconde una verità amara è: ”polarizzazione”: i miliardi di poveri “non occidentali”, contrapposti ai pochi miliardari, dittatori, oligarchi.

OGGI la polarizzazione è massicciamente presente anche in Occidente: non è una novità che la classe media stia sparendo da tempo, ma adesso il divario sta accelerando enormemente.


Svalutazione dell’ EURO? Inflazione?

Qualche giorno fa stavo pedalando “vista mare” in Italia (vivo e lavoro in Svizzera ma ho origini italiane); il mio occasionale e simpatico compagno di salita era un commercialista, meno che quarantenne.

Chiacchierando (ed ansimando) è emerso che il mio compagno di salita, non sa che l’ Euro si è svalutato di oltre il 10 % contro Franco Svizzero e contro Dollaro:

“in televisione” non lo dicono… che peccato che in Italia i canali televisivi della Svizzera Italiana vengano oscurati.


Basterebbe guardarsi i 20 minuti del telegiornale della Rete Svizzera Italiana o qualche programma di approfondimento in stile “Report” per sapere molto, ma molto di più delle reali condizioni dell’Italia.


Non ero ancora nato, però da appassionato di storia ricordo che Radio Londra, durante la Seconda Guerra Mondiale, era ben più libera che l’informazione di regime.

Non intendo affermare che in Italia ci sia la censura (e non solo in Italia…nella cosiddetta UE le cose non sono poi così diverse), è semplicemente un fatto di selezione; si fa sapere ciò che è opportuno che il popolo sappia, si tralasciano i dati davvero importanti, quelli che dovrebbero (in teoria) far capire ai cittadini come stanno le cose.


INFLAZIONE E COSTO DELL’ ENERGIA

Il “mio amico ciclista”, (che di mestiere dovrebbe consigliare famiglie ed imprese, anche al fine di non farle impoverire), si lamentava del costo della benzina (che per la prima volta costa più cara in Svizzera che in Italia, accidenti…). Perché? Perché la Svizzera non intende adottare interventi demagogici a pioggia ed interviene concretamente e velocemente, con contributi sostanziosi per chi è in difficolta (migliaia di franchi al mese, non 200 Euro una tantum).


Ecco, ora che probabilmente mi sono fatto mandare a quel Paese (ma quale?) da un po’ di lettori; cerco di spiegare il significato di queste mie considerazioni.

Il mio intento è quello di far comprendere che il denaro si sposta dove viene trattato meglio (e scompare dove il popolo viene trattato peggio).

Il risparmio medio pro capite degli italiani è molto elevato (e molto polarizzato, si veda sopra).

Il 75% di queste migliaia di miliardi (il dato è pubblico e disponibile sul web) è all’ estero da tempo (e non in EURO), ma anche il “solo” 25% di Euro rimasti in Italia e che si stanno svalutando giorno dopo giorno sono un danno enorme.


Nei miei precedenti articoli ho trattato spesso di “Investimenti”, ma ora la priorità è: LA DIFESA.

Difendiamo i nostri risparmi, poi – se lo riterremo opportuno – valuteremo come investirli.

DIFENDERSI DALL’ INFLAZIONE: Chi un anno fa aveva in banca 100.000 Franchi Svizzeri (non necessariamente in Svizzera… va bene ad esempio anche la Gran Bretagna, la Norvegia…basta che non siano in una banca Europea, che di fatto impedisce di detenere sul proprio conto valute che non siano l’ EURO) oggi ha ancora 100.000 Franchi (vabbè un po’ di inflazione importata la ha anche il franco, maledetta benzina) in Svizzera il resto dell’energia proviene soprattutto dall’ idroelettrico, dal fotovoltaico, dall’ eolico, dal nucleare; non esiste una rete del gas… i fornelli sono elettrici).


Concretamente: ciò significa che per chi ha un conto bancario in Franchi Svizzeri, il potere di acquisto è pressochè lo stesso: quindi se un cittadino con un conto in banca in Italia (e quindi giocoforza in EUR) avesse aperto un anno fa un conto in CHF o in Dollari, (anche se sono troppo “ballerini”),ad esempio a Londra, ora non avrebbe perso il 10% di potere di acquisto derivante dalla svalutazione dell’ “Euretto”.


La tendenza è tuttora in atto, e resta molto semplice aprire un conto “Multi Currency” intestato ovviamente a se stessi, in Svizzera, Gran Bretagna…

Sapete che la famiglia del neo Re Carlo III è la maggiore azionista del più grande gruppo bancario del continente europeo? Re e banchiere… ci sono situazioni peggiori.

Significa che non solo le banche svizzere non falliscono, ma che anche la Gran Bretagna è solidissima; Londra è il vero polo finanziario del continente, da quando finalmente si è liberata dalle pastoie della cosiddetta Europa Unita, dominata sempre di più dalla Germania.


Un conto, due valute:

L'ideale è avere un conto in EUR per le spese correnti, ma con la maggior parte del capitale in Franchi Svizzeri, come bene rifugio (e anche come investimento, dato che il CHF si è apprezzato in un anno di oltre il 10% rispetto all’ EUR).


Perché l’ Euro continuerò a svalutarsi (elenco purtroppo non esaustivo):


1_ La Svizzera e gli Stati Uniti (rimanendo in ambito occidentale, hanno accumulato miliardi di miliardi di obbligazioni in Euro, nel vano tentativo di non farlo scendere. Hanno sempre negato (segreto di Pulcinella) di averlo fatto, e ora si sono stufati di avere carta straccia nelle loro riserve. La sola Svizzera ha accumulato quest’anno perdite di un miliardo, derivanti dal deprezzamento delle sue riserve in EUR (il 37% del totale). La Banca Nazionale Svizzera è quotata in Borsa, sono dati pubblici; un suo comunicato (raro… da Berna stanno quasi sempre zitti..!) ci ha fatto sapere che non intende più proseguire nella difesa dell’ Euro (cosa che aveva sempre negato di fare… pur arrivando ad accumulare mille miliardi in EUR… mah!) per cui di fatto venderà gradualmente gli Euro, facendone deprezzare il valore. Subito dopo, in televisione, un alto esponente della “Confindustria” elvetica ci ha fatto sapere che non è preoccupato per via del futuro ulteriore apprezzamento del Franco, data la qualità dei prodotti svizzeri (tradotto: la Confederazione, invece di buttare via miliardi in EUR li destinerà a sovvenzionare famiglie ed imprese… anche politicamente è più opportuno).


2_ Gli Stati Uniti stanno alzando da tempo i tassi di interesse (la UE lo sta facendo, in ritardo come al solito ed in minor misura rispetto agli USA) e sta drenando liquidità dal mercato: il suo obbiettivo dichiarato è di frenare l’inflazione e di aumentare la disoccupazione (alla lettera!). DRENARE LIQUIDITA’ significa vendere le obbligazioni che si posseggono, facendosi restituire i soldi a suo tempo prestati; ed è sempre meglio vendere prima ciò che è destinato a deprezzarsi, dato anche il fatto che i tassi di interesse sul Dollaro sono e saranno ben più attrattivi rispetto a quelli sugli EUR.


3_ La Germania ha stanziato SUBITO oltre 65 miliardi per aiuti a famiglie ed imprese; la sua economia, troppo dipendente dal gas russo, dal costo dell’energia e delle materie prime, è quella che è in maggiore difficoltà, nella cosiddetta UE. Può emettere obbligazioni, dato che non è molto indebitata, ma anche i tedeschi intendono drenare liquidità, richiedendo indietro i cosiddetti “aiuti europei per il Covid”.


4_ ITALIA: gli “aiuti” che hanno consentito all’ Italia di sforare ulteriormente il suo già mostruoso debito ora debbono essere restituiti (tanto più che il controllo assoluto della Banca Centrale Europea, dopo la Brexit, lo ha la Germania. I tassi in UE stanno aumentando, per cui l’ emissione di nuove obbligazioni (i soliti BTP) sarebbe molto onerosa, oltre che poco praticabile, perché sostituirebbe debito con altro debito. Cosa resta? Nulla di nuovo: TASSE, CONTRIBUTI STRAORDINARI, SACRIFICI, PATRIMONIALI….COMMISSARIAMENTI IN STILE GRECO, TAGLIO DEL VALORE NOMINALE A SCADENZA DELLE OBBLIGAZIONI (Haircut - lo hanno fatto ad Aprile in Grecia, per la terza o quarta volta), BAIL IN (si vedano i miei due articoli sul sito e sul blog, pubblicati anche su Italia Oggi – Milano Finanza nei link in fondo)


5_ SISTEMA BANCARIO ITALIANO – FALLIMENTI DI BANCHE : il tasso di insolvenza dei prestiti erogati (i cosiddetti Non Performing Loans) sta salendo vertiginosamente in Italia, e peggiorerà, perché i tassi di interesse stanno salendo. Mutui non pagati, fallimenti…. Stanno fiorendo le società di recupero crediti ed anche i fondi comuni specializzati che comprano a prezzi da carta straccia questi crediti dalle banche che tentano di non affondare, alleggerendo un pò le sofferenze in bilancio. Tutto ciò, oltre a generare disoccupazione e povertà, aumenterà ulteriormente l’inflazione in Italia: sarà a due cifre a brevissimo.


6_ ELEZIONI IN ITALIA: quali che siano i risultati, come da consueto teatrino vanno previsti scontri di piazza e tumulti, in una fase di frammentazione politica davvero estrema e preoccupante; fattori che potrebbero favorire l’adozione di misure straordinarie, che poi diventerebbero ordinarie e permanenti.

CONCLUSIONI


L’ Europa Unita e l’Euro (pur forse partiti con buoni propositi) si sono rivelati un enorme fallimento:

la Germania di fatto ha già preso il controllo assoluto (ricordiamoci che la Banca d’ Italia non ha nessuna sovranità di politica monetaria: può solo provare ad andare a mendicare in BCE, di fatto posseduta all’ 80 % dalla Germania).


La Germania si isolerà sempre di più, irrigidendo la propria politica monetaria (ops…è quella della Banca Centrale Europea, non della BundesBank… o no?), richiedendo il rientro dei debiti da parte dei paesi mediterranei, fiancheggiata dai piccoli ma ricchi Paesi Bassi. E la Francia ha molta grandeur ma anche molti debiti.


Alla Germania non frega niente di aiutare “consumatori” che prima compravano le loro auto, ma che adesso non hanno più soldi: ha bisogno di soldi per foraggiare la propria crisi, e già che ci siamo (gli è stato concesso) per aumentare di molto la spesa per armamenti.

NB: l’ Italia non può uscire dalla UE, semplicemente perché dovrebbe rimborsare quasi tremila miliardi…. Eppure ci sono forze politiche italiane che propongono questa “soluzione”.


DECISIONI


Volete mantenere i vostri risparmi in una banca italiana? Ne sono fallite oltre 100… e poi per via dei diktat della UE vi possono svuotare il conto anche senza che la banca fallisca; si vedano le voci HairCut e Bail In.

Volete mantenere i vostri risparmi in EUR? Vedete voi … fino a che li vedete ancora.

Volete restare alla finestra? Pignorano anche le finestre, di questi tempi.


Dott.Paolo Oliveri

Rodnik Financial - CEO



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