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PREVEDERE L’INFLAZIONE - CONTRASTARE L’INFLAZIONE



Fra i commenti al post “È tornata l’inflazione. Chi se la aspettava?” c’è una domanda: come mai Draghi non ha previsto tutto questo?


Un conto è prevedere l'inflazione, un conto è poter fare qualcosa di concreto per contrastarla e limitarla.


Prevederla? Da almeno un anno gli economisti e gli analisti finanziari mettono in guardia, scrivendo che l'inflazione sta tornando.


Quindi ciò che sta accadendo, per gli "addetti ai lavori", non è stata una sorpresa (se non per l' intensità e la velocità con cui i prezzi hanno iniziato ad impennarsi).


Questo vale anche per gli analisti finanziari in Rodnik Financial, che possono mettere in allerta i risparmiatori, ma che ovviamente non possono decidere le politiche monetarie globali.


Nell'area riservata del nostro sito è presente, ad esempio, una pagina che parla di investimenti in obbligazioni; c'è da più di un anno e sconsiglia vivamente questo investimento, perchè rende poco ed è esposto al rischio di aumento dell' inflazione e quindi dei tassi di interesse (ciò che sta accadendo proprio adesso).


Quindi chi ha comprato obbligazioni un anno fa, oggi è in perdita.


Anche nella pagina che tratta degli investimenti immobiliari Rodnik ha descritto (da più di un anno) i rischi di acquistare immobili, soprattutto contraendo mutui (la cui quota interessi, può aumentare di molto in caso di inflazione-aumento dei tassi).


Il prossimo post di Rodnik Financial riguarderà proprio questi argomenti.


Rodnik ha la possibilità di mettere in guardia i singoli risparmiatori, di renderli consapevoli, in modo che possano perlomeno tutelare i propri risparmi: quindi a livello individuale, ognuno di noi può perlomeno difendersi, attenuando così gli effetti negativi.


Diverso è il discorso a livello collettivo, cioè macroeconomico:


Draghi (e soprattutto chi nel mondo ha concretamente il potere di intervenire a livello macroeconomico) sa benissimo da tempo che l'inflazione è pronta per partire, ma poi?


Cosa possono fare i potenti del mondo?


Al momento sta iniziando un aumento dei tassi di interesse, quindi del costo del denaro.


Ma di quanto aumentare i tassi?


Se venissero aumentati troppo ci sarebbe il rischio di frenare la ripresa economica in atto, che non è ancora strutturale: si potrebbe cadere nella temutissima stagflazione: prezzi in aumento e economia stagnante o addirittura in recessione.


È ovvio che Draghi, e in genere l'Italia, non ha voce in capitolo:


L'Italia fa parte della Unione Europea e non può agire autonomamente, bensì deve attendere che la Banca Centrale Europea faccia qualcosa.


E la BCE finora fa finta di niente, tranne che emettere qualche comunicato che descrive l'inflazione attuale come "transitoria".


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