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Coronavirus: nessuna solidarietà nella cosiddetta Europa Unita


Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, ha affermato, testualmente: “CoronaBond ?: non li faremo, capisco la Germania”.

La von der Leyen, tedesca, era in precedenza Ministro della Difesa del governo Merkel.


E’ laureata in medicina: aspettiamoci cure molto pesanti, a scapito dei Paesi più in difficoltà come l’ Italia, ed a salvaguardia della Germania.

Quindi la Germania, e quindi la UE, non vuole (e non farà emettere) i Coronabonds.



Cosa sono i CoronaBonds?

(o meglio: sarebbero stati, dato che la Germania – tramite la cosiddetta Unione Europea- di fatto ha posto il veto alla loro emissione)

I Coronabond sarebbero un meccanismo solidale di distribuzione dei debiti tra gli Stati dell’Eurozona, attraverso la creazione di obbligazioni del debito pubblico dei Paesi stessi.

Il debito verrebbe spartito tra tutti gli Stati membri, per cui di fatto la Germania (che non è indebitata) sarebbe chiamata a contribuire, per aiutare (anche) l’ Italia.


Già una volta, durante la crisi che fece praticamente fallire la Grecia, l' ipotesi di Bonds UE vide la Germania assolutamente contraria; eppure all’ epoca a presiedere la Commissione europea era il più neutrale (lussemburghese) Jean Claude Juncker, che aveva buoni rapporti anche con la Francia.


E cosa ne pensa oggi la Francia?

Il francese Moscovici (commissario europeo per gli affari economici fino al 2019) già quattro mesi fa, prima della comparsa del Coronavirus, definiva come “decisivo” il fondo salva- stati, per via del debito italiano in condizioni di “rischio di non ottemperanza”, e per via di una moltitudine di banche italiane in agonia.

Tutto ciò PRIMA dell’ esplosione del Coronavirus!


E adesso?


L’ attuale commissario Ue Paolo Gentiloni, cioè il successore di Moscovici, in disaccordo con la von der Leyen, ha auspicato che i CoronaBond vengano emessi al più presto tramite il MES (Meccanismo Europeo di Stabilità), il fondo salva-stati che capitalizza centinaia di miliardi, quello che Moscovici definiva “decisivo” già prima dell’ attuale carestia.


Germania contro Francia, Germania contro Italia.

Che strano, vero?

Mica tanto, basta pensare alle guerre che ci sono state negli ultimi secoli: però perlomeno non si vaneggiava a proposito di “Europa Unita”.


In guerra vince chi ha più soldi (pensate al contributo degli USA nella seconda guerra mondiale, e non solo); ed in Europa l’ unico Paese che ha soldi ed è in pareggio di bilancio è la Germania.


E ora cosa succederà?


E’ già successo: la Germania ha ribadito che in Europa comanda lei, per cui non ci sarà alcuna solidarietà fra stati: TUTTI CONTRO TUTTI.


L’ Italia si indebiterà ancora di più al fine di reperire risorse per sopravvivere al Coronavirus, poi la UE passerà alla cassa, imponendo all’ Italia di rientrare dall’ ulteriore debito.


Come? Aumentando le tasse, che altro potrebbe succedere?


Si veda l’ articolo:


“Coronavirus e nuove tasse”.


Probabilmente la “soluzione greca” auspicata dagli oltranzisti tedeschi (e descritta nell’ articolo di cui sopra) non verrà applicata completamente, perché ridurrebbe totalmente in miseria un Paese di 60 milioni di abitanti (che sono anche consumatori e contribuenti);


ciò danneggerebbe anche la Germania esportarice ed i conti complessivi della UE, oltre che il suo peso politico in ambito internazionale, dopo che la UE ha già perso la Gran Bretagna.


Quindi al teutonico padrone dell’ Europa conviene continuare a circondarsi di Paesi tutti più poveri, fra cui qualcuno sempre più povero.


D’ altra parte tutti i Paesi vassalli della Germania non avrebbero le forze per camminare da soli, specie durante una carestia come quella che sta iniziando a manifestarsi adesso; per cui debbono giocoforza subire.


Ma perché mai si continua a parlare di Europa Unita?


Paolo Oliveri CEO Rodnik SA www.rodnikfinancial.ch p.oliveri@rodnikfinancial.ch

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